Un altro tragico incidente mortale sul lavoro a Firenze

Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco, oltre alla polizia. Si sarebbe verificato un "importante crollo di uno dei piloni principali" nel cantiere del supermercato in costruzione, riferiscono i vigili del fuoco intervenuti. Al momento non ci sono indagati ma è facile prevedere che presto partiranno i primi avvisi di garanzia: il primo passo sarà affidare una consulenza che possa servire a fare chiarezza sulle cause della tragedia.

Errore di installazione, difetto di fabbricazione o errore nella progettazione?

Dalle prime testimonianze pare che gli operai fossero impegnati a sistemare la trave nella mensola, al quarto piano della struttura: all’improvviso la trave di 20 metri ha ceduto, provocando i crolli a cascata del pilone e dei solai degli altri piani. Al momento dell'incidente, avvenuto venerdì 16 febbraio 2024 al mattino, sul cantiere erano presenti almeno cinquanta persone impegnate nei lavori. La grande domanda, a cui cercheranno di rispondere gli inquirenti, è capire se il materiale della trave fosse difettoso, oppure se fosse stato installato male o ci sia stato un problema di progettazione della struttura. Sotto la lente degli inquirenti finirà inevitabilmente anche la filiera di appalti e subappalti. Occorrerà anche capire se gli operai coinvolti avessero un inquadramento professionale equiparato alla loro mansione nel cantiere, al fine di comprendere se avessero avuto la formazione specifica necessaria per lavorare in un cantiere edile. È stato aperto un fascicolo d'inchiesta alla procura di Firenze che al momento è senza indagati per crollo e omicidio colposo; nel mentre il cantiere resta sotto sequestro.

Qualche considerazione complessiva

Il tema della sicurezza dei cantieri edili è tema sempre di grande attualità, e ogni qualvolta accadono eventi drammatici come quest’ultimo a Firenze l’attenzione mediatica torna a concentrarsi sull’importanza di salute, sicurezza e adeguata formazione. Guardando gli ultimi i dati statistici a cura di Istat, le attività manifatturiere e le costruzioni si confermano quelle con la maggior incidenza di incidenti, specie al nord Italia. Nel 2023 si sono registrate 1.041 denunce di infortuni con esito letale, con una tendenza abbastanza costante rispetto agli anni precedenti.
Si evince che serva ancora molto lavoro su questa tematica così tanto discussa ma mai concretamente gestita e risolta davvero.
La parola chiave dovrebbe essere anche prevenzione, da gestire a più livelli e con il coinvolgimento attivo di tutte le figure professionali: dal produttore dei materiali, al committente, al capo cantiere, agli operai, spesso non adeguatamente formati e dotati di DPI, fino al progettista del cantiere stesso.
La speranza che finalmente si apra una stagione di dialogo tra i vari stakeholders rimane viva, certo è che ognuno può fare la propria parte per diffondere la cultura del lavoro sicuro e consapevole.